Fra le rosee sfumature di un tramonto di inizio estate, l’accogliente location di Cortenova Ricevimenti, ha ospitato, giovedì 15 giugno, sommelier e wine lovers fedeli a “Vitigni e Vini Fratelli d’Italia”, giunto alla sua III Edizione. L’Evento targato AIS Murgia, con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Agricole della Regione Puglia, vede la valorizzazione del territorio della nostra penisola dal vasto panorama ampelografico, nella scrupolosa e minuziosa ricerca di Vini da vitigni autoctoni che parlano di storia e tradizione e di Amore per la nostra Terra.
Uniti in una serata tinta dei colori della nostra Italia oltre 700 le presenze che hanno riconosciuto il grande lavoro di Delegazione, impegnata per mesi nella ricerca di Vini che testimoniassero tipicità e franchezza di un territorio piuttosto che di un altro, da nord a sud, da est ad ovest del nostro bel Paese e che ha visto strutturato quest’anno un team suddiviso per macroaree: per il nord la scrivente, per il centro Elisabetta Attanasio, per il sud Valentina Lillo supportata dal Delegato Vincenzo Carrasso, per le isole ed il Trentino il Vicedelegato Gianni De Gerolamo. Per lo stoccaggio Francesco Fantò.
Il seminario introduttivo “Indigeni o autoctoni, ma figli della propria Terra”, ha visto una grande affluenza di appassionati cari al tema dell’autoctonia ed incuriositi dall’intreccio di aneddoti di storia e scienza raccontati dal Ricercatore Prof. Mariano Nicòtina – Università Federico II di Napoli – Facoltà di Agraria e dal Dott.re Giuseppe Baldassarre responsabile Guida Vitae per la Puglia e componente della commissione didattica AIS, nonché responsabile eventi AIS Murgia.
A sottolineare fin dalle prime battute quanto un Vino sia la chiara espressione di ogni singola regione, Vincenzo Carrasso, Delegato AIS Murgia, a cui si deve l’idea vincente, di questo così come di altri format, in cui si palesa una costante e crescente voglia di sapere e di comunicare con dati alla mano ed emozioni nel cuore questo affascinante mondo del Vino.
Prende così forma l’Evento in un excursus storico tracciato da Nicòtina e sulle motivazioni legate al nome della sua Azienda, nata nel 2000, “Poggio alla Meta”, “al di là dei monti del Parco Nazionale d’Abruzzo”. Grande impegno e devozione nella riscoperta di quattro vitigni originari del basso Lazio, Maturano (etimo grappoli già maturi in vendemmia), Pampanaro (etimo “pampini”, foglie larghissime), Capolongo (etimo viti maritate “che tendono il capo”), a bacca bianca, e Lecinaro, a bacca rossa, dei quali i primi tre prodotti enologici di spicco dell’Azienda. Proposti all’ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) nel 2009, i Vitigni sono stati ufficialmente riconosciuti come autoctoni nel 2010 ed iscritti nel registro delle viti da vino laziali. Le attività di ricerca dell’Azienda, attenta ad una produzione biologica e biodinamica, per la salvaguardia delle biodiversità e la tutela del consumatore finale, attraverso l’utilizzo di particolari accorgimenti fra cui lieviti indigeni, lieviti, cioè, senza trattamenti con organici di sintesi, spaziano ben oltre, e vedono come oggetto di studio anche il Maturano Nero, Capolongo Rosso ed Uva Giulia.
Di Baldassarre una oculata analisi delle attività di above and below the line del mondo vitivinicolo, che vede interessati, Sommelier, attenti degustatori di realtà differenti, Ricercatori che nel tentativo di recuperare il rapporto con la Terra rintracciano vitigni in via di estinzione per la produzione di Vini di nicchia e Produttori che parlano con la vigna alla quale dedicano gran parte delle proprie energie. Il tutto in un Viaggio mosso da “Curiosità”: C. Sensoriale per i primi, C. Intellettuale per i secondi, C. Emozionale per i terzi, a contribuire alla nostra “Bella Italia fatta di un mosaico di storie” (cit. Baldassarre).
E come “esseri emozionali che conoscono portando a casa il riverbero delle proprie emozioni” (cit. Baldassarre) ci siamo lasciati guidare dai sempre preparati sommelier AIS nella degustazione itinerante fra i giardini di Cortenova Ricevimenti in un viaggio sensoriale interregionale fra 111 Cantine e 137 Etichette.
Ed ecco che ancora una volta le Emozioni colorano di mille sfumature una serata senza eguali, e si collocano da “sottofondo” per lasciarsi trasportare da bouquet inconfondibili e dal gusto accattivante ora di un calice di Vino che parla di allevamenti eroici di montagna, ora di fresche brezze di collina, ora di calde pianure soleggiate di un Paese che racchiude mille scenari, che ammalia i nostri sensi e che stuzzica il nostro Sapere.
Si ringraziano per la degustazione Wine&Food:
tutte le Cantine presenti, per l’estrema disponibilità accordataci;
Eleat – Distributori di Sapori, il Consorzio del Pane di Altamura DOP, il Frantoio Oleario Mancino, il Caseificio/Macelleria Nuzzi, la Braceria Lippolis, il Salumificio Liuzzi, per aver accompagnato i Vini degustati in totale armonia.
Un ringraziamento ulteriore a quanti intervenuti ed al motore sempre acceso e scattante di AIS Murgia.
Simona Maggio